Raccolta Firme entro il 31/03/2021 per norme contro propaganda e diffusione inneggianti al fascismo

è possibile, presso l’ufficio Elettorale, firmare per la seguente proposta di legge di iniziativa popolare: 
Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti

Pubblicata sulla gazzetta ufficiale n. 260 del 20 ottobre 2020
Promossa dal Comitato Promotore con sede in Piazza Europa 6, Pontestazzemese - Stazzema (LU)

Per informazioni sulla proposta di legge scrivere una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consultare il sito www.anagrafeantifascista.it

Si ricorda che a seguito delle norme per l'emergenza COVID-19, l'accesso all'Ufficio Elettorale può avvenire solo previo appuntamento contattando i seguenti numeri: 0864878131

Per firmare la proposta di legge occorre essere iscritti nelle liste elettorali e presentare un documento di identità valido.

 

Una legge  per punire chi fa propaganda di fascismo e nazismo anche online. "Legge Antifascista Stazzema" è il progetto che sta portando avanti il piccolo paese della Versilia segnato da una delle più tragiche stragi di civili messe in atto dai militari tedeschi nell'agosto del 1944. "Chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici": è questo l'estratto della proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona.

"La nostra proposta rispetto alla legge Mancino - spiega il sindaco - mira a colpire precisamente determinate fattispecie di reato, configurando così pene certe. Ci sono forme consolidate di propaganda fascista che sono impunite e la proposta di legge le evidenzia. I reperti storici non sono contemplati, se sono per finalità di studio, di conservazione museale o di ricerca". Una legge popolare che parte dalla gente come scrive il presidente dell'Anpi di Lonato, Carlo Susara: "In Italia purtroppo il fascismo è più vivo che mai. Lo troviamo negli stadi, nei palasport, nei bar, nelle edicole, nei tatuaggi, per la strada. Lo troviamo sui libri, in cui si vuole a tutti i costi sdoganare la figura del Duce. Ora è la nostra occasione. Con una legge popolare, che parta dalla gente, possiamo arrivare in Parlamento e farla discutere perché venga approvata". Anche la segretaria generale di Cgil Toscana, Dalida Angelini, invita alla firma: "Basta gadget del ventennio esposti in negozi o bancarelle, basta svastiche dipinte sui muri, basta vedere organizzazioni che si rifanno espressamente al fascismo, basta inquinare il dibattito pubblico con negazionismi o revisionismi, se non vere e proprie apologie, sul nazifascismo. Le libertà e le conquiste sociali che abbiamo oggi sono innanzitutto il frutto delle lotte di chi ha combattuto i nazifascisti. Il fascismo provò a colpire fortemente il sindacato e come Cgil siamo stati e saremo sempre dalla stessa parte, in quanto la memoria è un pilastro della nostra identità". Alla pagina anagrafeantifascista.it si possono trovare tutte le informazioni.

"Abbiamo inviato il modulo a tutti i municipi italiani - continua il sindaco Verona - . Ad oggi stiamo coprendo circa il 90% delle amministrazioni e i numeri sono in crescita. I cittadini possono recarsi nel proprio palazzo comunale, agli uffici urp o all'anagrafe elettorale, dipende dalle disposizioni, ma per qualsiasi informazione basta contattare il comune di residenza. Per aderire è necessario firmare il modulo di proposta di legge fornendo i propri dati anagrafici. La normativa prevede un minimo di 50mila firme, noi ci siamo dati il termine del 31 marzo per arrivare a questa soglia. La nostra pagina facebook 'Legge Antifascista Stazzemà è già arrivata a 11 mila membri, all'interno è possibile avere chiarimenti su ogni dubbio inerente alla proposta".

A Sant'Anna di Stazzema la memoria è viva ogni giorno, quelle 560 vittime a seguito dell'eccidio del 12 agosto 1944 per opera delle SS naziste, rimangono una ferita aperta in questo paese a 600 metri sul livello del mare, proprio alle spalle delle coste versiliesi. "Da anni assistiamo impassibili al proliferare dell'esposizione ovunque, di simboli che richiamano a fascismo e nazismo - si legge sul modulo di adesione - frutto di anni di sottovalutazione del fenomeno del ritorno di queste ideologie che mai come oggi sono pericolose. Il rapporto Italia 2020 dell'Eurispes ci dice che dal 2004 ad oggi è aumentato il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai avvenuta: dal 2,7 percento al 15,6 percento. Secondo l'indagine riscuote un discreto consenso, il 19,8 percento, l'affermazione secondo cui "Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio". Per il 47, 5 percento del campione di sondaggio gli atti di antisemitismo avvenuti anche in Italia sono il segnale di una pericolosa recrudescenza del fenomeno. Questa proposta di legge aggiunge ulteriori aggravanti per l'esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici".

Verso un'integrazione quindi di quelle che sono le due leggi già in vigore di apologia del fascismo e  ideologia nazista, rispettivamente del 1952 e del 1993. "Andiamo a integrare la legge Scelba e la legge Mancini - continua il primo cittadino di Stazzema - aggiungendo l'articolo 293 bis 'Propaganda del regime fascista e nazifascistà con norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti. Il nostro obbiettivo è quello di arrivare alle generazioni più giovani e fare capire loro che perseguire certe ideologie è una mossa criminale".

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